20 Novembre 2022
giornata mondiale diritti dei bambini

La giornata mondiale dei diritti dei bambini è stata istituita nel 1954 con il nome di Giornata Universale dei bambini. Il 20 novembre è una data simbolica per l’ONU, perché segna la nascita ufficiale di due documenti fondamentali: la Dichiarazione dei diritti dei bambini del 1959, e l’adozione della Convenzione universale sui diritti dei bambini nel mondo, del 1989.

La Giornata Mondiale dei Diritti dei bambini

Subito dopo la Seconda guerra mondiale, la situazione in cui si trovavano i bambini europei era davvero difficile, tanto che venne creata una nuova agenzia dell’Onu dedicata esclusivamente a garantire loro cibo, vestiti, e cure mediche. Il suo nome era UNICEF, era il 1953, e la sua prima vittoria fu quella di debellare la framboesia (una malattia infantile curabile con la penicillina).

La Dichiarazione dei diritti dei bambini, arrivata dopo 6 anni, metteva nero su bianco ciò che ogni bambino e bambina del mondo doveva vedersi riconosciuto sin dal primo momento di vita: il diritto al cibo e all’acqua, il diritto all’istruzione e all’infanzia, il diritto alla salute e al futuro, alla crescita e allo sviluppo. Come sappiamo bene, però, ancora oggi non sempre e non ovunque questi diritti vengono rispettati.

Le violazioni dei diritti dei bambini sono  particolarmente gravi perché avvengono in un’età cruciale per lo sviluppo e la crescita di ogni persona. La povertà, ad esempio, colpisce i bambini molto duramente: uno su sei non ha accesso all’alimentazione e alle cure mediche necessarie alla crescita. Questo purtroppo lascia un’impronta sul loro futuro, con 149 milioni di bambini sotto i cinque anni che soffrono di rachitismo, una malattia che colpisce le ossa rendendole più fragili e deformabili. Povertà significa anche matrimoni precoci per 12 milioni di bambine costrette a sposarsi prima dei 18 anni con uomini molto più grandi di loro, e lavoro minorile e sfruttamento per 160 milioni di giovani, in contesti estremamente pericolosi (fonte: United Nations Annual Reports of the Secretary-General’s Special Representative on Violence against Children).

 Il diritto all’istruzione, inoltre, è ancora negato a più di 175 milioni di bambini. Non riuscire a completare almeno il primo ciclo della scuola dell’infanzia significa partire molto svantaggiati nella costruzione del proprio futuro, con conseguenze che dovranno pagare per tutta la vita (fonte: United Nations Annual Reports of the Secretary-General’s Special Representative on Violence against Children)

La carta dei diritti dei bambini e degli adolescenti, firmata nel 1989, sottolinea anche che ogni bambino ha il diritto di vivere la propria infanzia. Eppure, nel 2019, 1.6 miliardi di bambini vivevano in Paesi interessati da conflitti, e 426 milioni si trovavano proprio in zone di guerra (fonte: United Nations Annual Reports of the Secretary-General’s Special Representative on Violence against Children). Questo si traduce non solo nell’esposizione al rischio di attacchi armati, ma spesso comporta anche la separazione dai familiari e un maggiore rischio di subire violenza nei campi profughi.

I diritti violati dei bambini nel mondo

La ratifica della carta internazionale dei diritti dei bambini e degli adolescenti da parte dei 196 Paesi dell’ONU, è stato un gesto essenziale. Prima di allora, infatti, non esisteva alcun documento ufficiale che stabilisse i doveri degli Stati nei confronti degli uomini e delle donne di domani, né le conseguenze della loro violazione. Gli articoli della carta sono un punto di riferimento per tutti, e il 20 novembre rappresenta un giorno di riflessione e presa di coscienza su quanto sia stato fatto in questi anni e quanto ancora resti da fare.

Grazie al sostegno a distanza di ActionAid anche noi siamo riusciti a riportare l’infanzia dove prima non aveva spazio per fiorire, promuovendo campagne per portare ai bambini e alle comunità in cui vivono gli strumenti per garantirsi un futuro felice. Abbiamo ancora tanta strada davanti, ma insieme possiamo farcela, un bambino e una bambina alla volta. Dona ora!