Cosa significa “acqua”? Qual è il suo valore? Queste sono le domande che saranno al centro del dibattito del 22 marzo, nel corso della Giornata Mondiale dell’Acqua. L’acqua è essenziale per il benessere fisico e per l’igiene delle persone, ma dice molto anche della dignità e dell’efficienza di una comunità o di uno stato. Dall’acqua crescono il cibo, l’industria, la vita. È uno di quei beni primari che, purtroppo, non sono uguali per tutti e sono fortemente minacciati dal surriscaldamento globale.
La Giornata Mondiale dell’Acqua 2021
Il World Water Day esiste dal 1993 ed è un appuntamento annuale dell’Osservatorio delle Nazioni Unite che si focalizza sull’importanza dell’accesso all’acqua, un diritto negato a 2,2 miliardi di persone. “Il valore dell’acqua”, la tematica di quest’anno, vuole far emergere le differenze d’approccio a questo bene in base al luogo del mondo in cui ci si trova.
Lo sviluppo economico e la crescita della popolazione globale si traducono in una maggiore domanda d’acqua da parte dell’agricoltura e dell’industria, in un contesto in cui il cambiamento climatico sta riducendo le scorte a disposizione, contribuendo tra l’altro all’inquinamento.
Il modo in cui valorizziamo l’acqua è legato al modo in cui viene utilizzata: non significa solo moneta, bensì anche cultura, salute, educazione e consapevolezza, da parte dei singoli individui, riguardo a qualcosa che dovrebbe essere “di tutti”. Sbagliare il modo di definire l’acqua, significa sottovalutare il fatto che sia una risorsa esauribile e da utilizzare con cautela.
Valorizzare l’acqua: da dove viene, come ci ritorna
Dal punto di vista naturale, l’acqua è generata dall’ecosistema ambientale: ogni goccia che viene utilizzata torna sempre alla natura ma con, in più, la contaminazione da parte dell’essere umano. Avere un’acqua di qualità per tutti è possibile se in questo ciclo, dall’utilizzo al ritorno nell’ecosistema, si riesce a gestire il problema del suo inquinamento. Le infrastrutture che fanno da stoccaggio e distribuzione dell’acqua aiutano a riportarla al suo stato naturale dopo l’uso. Se l’infrastruttura è inadeguata, però, siamo in presenza di un grave danno per l’ecosistema e per lo sviluppo socio-economico che da quell’acqua dipende.
Il ruolo dell’acqua nelle case, nelle scuole, nei luoghi di lavoro e negli ospedali è critico. Basti pensare che una delle raccomandazioni anti-Covid più importanti è quella di lavarsi le mani spesso. Non è così semplice per tutti, ci sono molti luoghi nel mondo dove non esistono tubature o rubinetti, e le comunità non riescono ad avere acqua potabile o corrente.
L’acqua va protetta: il caso in Zambia
A Nchanga, in Zambia, sta accadendo proprio una di quelle situazioni che potrebbero essere evitate con più controlli e più sanzioni. La miniera di rame della zona, la Konkola Copper Mine, sta contaminando le acque locali, inquinando i terreni agricoli che si trovano nelle vicinanze. Questo avviene dal 2004 e le conseguenze peggiori le stanno vivendo i 2.500 abitanti dei villaggi di Chingola, vicino a Nchanga, inclusi 643 bambini che corrono i rischi più alti (inclusa, purtroppo, la morte). In queste comunità si vive per lo più di agricoltura e pesca, e questo disastro ambientale per loro significa fame oltre che malattie.
ActionAid Zambia sta lavorando a stretto contatto con le comunità nell’area di Chingola attraverso il suo partner, la Diocesi Cattolica di Ndola, per portare le risorse necessarie a supporto delle comunità, per far valere i loro diritti e sostenere l’arrivo di una regolamentazione della condotta aziendale, attraverso politiche e legislazioni progressiste.
Il valore dell’acqua, per noi, è nel suo essere un bene collettivo e uguale per tutti. Aiutaci a renderlo possibile: dona ora!