Il 7 aprile 2023 è la Giornata Mondiale della Salute, che quest’anno celebra il suo 75esimo anniversario. Istituito nel 1948, questo giorno è nato per promuovere azioni virtuose, atte a tenere il mondo al sicuro e garantire l’accesso a un alto livello di cure e benessere a ogni essere umano, nessuno escluso. Il tema della Giornata della salute di quest’anno, è incentrato appunto sulla frase chiave: Health for all, salute per tutti.
La Giornata Internazionale della Salute
La salute è un diritto umano di base. Tutti devono avere accesso a servizi di qualità, quando ne hanno bisogno e nel luogo in cui vivono, a prescindere dalle loro possibilità economiche. Ma il 30% della popolazione globale si vede ancora negati i servizi essenziali di base. Ci sono due miliardi di persone che stanno affrontando gravi diseguaglianze, soprattutto nelle zone più vulnerabili (fonte: World Health Organization).
Con la UHC (Universal Health coverage), la copertura sanitaria globale, sarebbe possibile garantire l’accesso ai servizi essenziali, promuovere il benessere delle famiglie e delle comunità, e proteggere contro le crisi mondiali, avvicinandoci un po’ di più al tema della giornata, #HealthForAll, e agli obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030.
Purtroppo, il Covid-19 in Paesi come l’Africa, ad esempio, ha portato a fare passi indietro nel raggiungimento dell’obiettivo, sovrapponendosi alle altre crisi umanitarie e ambientali che stanno interessando il mondo, insieme alla guerra e alle contrazioni economiche. Nella Giornata Mondiale della Salute è importante ricordare ai leader mondiali che è essenziale agire ora per una copertura medica che non faccia più differenze.
Le emergenze sanitarie nel mondo
Investire in sanità è determinante per il prosperare della società. Una delle prime azioni che il Ministero invita i leader a compiere è quella di aumentare le tasse per i prodotti dannosi come fumo, alcool, cibi ad alto contenuto di zuccheri aggiunti e combustibili fossili. Dannosi per noi e per l’ambiente.
E proprio il discorso ambientale si sta facendo sentire sempre di più, perché l’aumentare dei disastri ambientali ha effetti non solo sull’ecosistema, sulle persone e sugli ospedali, ma anche su un nemico invisibile: le implicazioni psicologiche legate allo stess post-traumatico nei bambini.
Dopo il terremoto che ha colpito Turchia e Siria nel febbraio del 2023, noi di ActionAid abbiamo toccato con mano questa tematica grazie al nostro partner in zona, Violet, che si è attivato subito per fornire consulenza psicosociale e supporto emotivo ai bambini attraverso attività ricreative guidate da professionisti specializzati.
Il rifugio di Violet e la storia di Jumana
Jumana è una bambina di 11 anni, che è stata accolta insieme ad altri in uno di questi rifugi, nella parte Nord della Siria. Il terremoto ha costretto Jumana a interrompere la scuola, e ha fatto nascere in lei la paura di perdere le persone che ama da un momento all’altro. Da grande, dichiara, ha un sogno: “Voglio diventare una dottoressa per aiutare i bambini intrappolati sotto le macerie”.
Nel rifugio costruito da Violet, racconta, ha trovato supporto psicologico e sociale, e continua a sperare che arrivino sempre più bambine perché all’interno di quelle mura è più facile dimenticare la paura che hanno provato durante il disastro che si è abbattuto sulla loro comunità.
Garantire un ambiente sicuro per tutti è importante sempre, e ovunque. In questi luoghi pieni di sopravvissuti, è essenziale per permette a tutti di ottenere il prima possibile una nuova sicurezza, mentale e fisica, e un senso di comunità, che curi un poco alla volta le ferite del trauma vissuto.
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