25 Luglio 2016
Traducendo liberamente in italiano, significa “sicurezza di avere cibo”. In realtà, la definizione di food security è molto più articolata: si tratta della disponibilità di adeguate scorte alimentari a livello mondiale per sostenere il costante aumento del consumo di cibo e per compensare le fluttuazioni della produzione e dei prezzi.
- Food insecurity. Un concetto che ha un significato totalmente opposto a quello della “sicurezza di avere cibo”. Non tutti i Paesi del mondo hanno a disposizione scorte alimentari sufficienti per sfamare l’intera popolazione. Di solito, i Paesi che si trovano in condizione di food insecurity stanno affrontando dei problemi particolarmente gravi.
- I Paesi. Come già detto, alcuni Paesi non riescono a garantire il necessario livello di food security. In particolare, questo problema è grave in: Haiti, El Salvador, Honduras, Iraq, Siria, Yemen, Etiopia, Sudan del Sud, Ciad, Niger, Nigeria, Camerun, Zimbabwe, Malawi.
- Le cause. Possono essere diverse. In Iraq, Siria e Yemen la food insecurity è dovuta principalmente a conflitti che proseguono da anni. Negli altri Paesi che abbiamo indicato, la mancanza di scorte di cibo è dovuta alla siccità che sta colpendo tali nazioni. In entrambi i casi, stiamo parlando di due delle cause della fame nel mondo.
- Le conseguenze. Per una basilare legge economica, il prezzo di un bene tende a salire quando c’è penuria di quel dato bene. La stessa cosa vale per il cibo: quanto meno ce n’è, tanto più il prezzo tende a salire. Ma se pensi che stiamo comunque parlando di alcuni dei Paesi più poveri del mondo, le conseguenze possono essere riassunte in una sola parola: fame.
La food security è un diritto che dovrebbe essere garantito a tutti, specialmente a chi vive nei Paesi più poveri del pianeta. E risolvere il problema della fame nel mondo è uno dei principali Obiettivi di sviluppo sostenibile.
DATI: Wfp.org