Le MGF sono una delle più gravi violazioni dei diritti umani. Una pratica che si subisce fin da piccolissime, fin da quando si è appena bambine. Come la bambina che puoi vedere nella foto qui in alto. Alla quale, poco prima di subire le mutilazioni genitali femminili, veniva detta questa frase:
“Mi dicevano che solo così potevo diventare donna. Mentivano”.
La situazione
A livello globale, ci sono duecento milioni di bambine che subiscono le mutilazioni genitali femminili.
Le conseguenze di questa pratica sono diverse. Tutte molto gravi.
- Dal punto di vista fisico, le MGF portano infezioni, malattie, parti dolorosi, a volte impossibilità di avere figli.
- Dal punto di vista psicologico, ansia e paura sono alcune delle conseguenze più comuni.
- Dal punto di vista sociale, le MGF rappresentano la fine dell’infanzia. Questo significa che le bambine, a volte, non possono più andare a scuola e sono a rischio matrimonio precoce.
Tu oggi puoi mettere fine a tutto questo
E per riuscirci basta davvero poco. Quanto? È presto detto: stiamo parlando di 82 centesimi al giorno, meno di un euro, pari a 25 euro al mese. Un impegno davvero minimo. Un impegno minimo che però ti permetterà di fare un modo che una bambina come quella nella foto possa essere protetta, possa avere un futuro non segnato dalle MGF. Possa, quindi, vivere libera e al sicuro.
Il contributo di cui stiamo parlando è l’adozione a distanza. Si tratta di un gesto semplice. Per aiutare una piccola donna a crescere, adottala a distanza.
Cosa si prova
Cosa prova una bambina che sta subendo le mutilazioni genitali femminili? Nei giorni 4 e 5 maggio, in piazza Gae Aulenti a Milano, dalle 10:00 alle 19:00 sarà possibile fare un’esperienza immersiva per scoprire i pensieri di una bambina che sta per essere sottoposta alle mutilazioni genitali femminili.