Il 9 maggio si festeggia la Festa della Mamma 2021. Una data importante, soprattutto dopo questo 2020 in cui gli affetti più stretti sono stati ancora più al centro dei nostri pensieri e delle nostre vite. Per celebrare la bellezza della maternità come traguardo non limitante delle donne diventate mamme, vogliamo raccontare la storia di Afryea, ragazza madre originaria del Ghana, che è riuscita a tornare a scuola dopo aver dato alla luce il suo bambino. Un’azione non così ovvia come può sembrare.
Le origini della Festa della Mamma
La storia di questa festa ha radici remote. Fin dai tempi degli antichi Greci si era soliti onorare la fertilità: c’era una giornata dedicata alla primavera e alla dea Rea, sposa di Kronos e madre di Zeus. Gli antichi Romani, invece, consacravano a Cibele, la Madre Terra, le idi di marzo. La prima Festa della Mamma di epoca moderna risale al XVII secolo con il “Mothering Sunday” inglese, che cadeva nella quarta domenica di Quaresima, occasione di ricongiungimento tra madri e figli che studiavano lontani da casa.
La festa è stata ufficializzata negli Stati Uniti grazie a due donne, madre e figlia: Ann, una femminista attivista della Guerra civile americana, e Anna Marie Jarvis, che celebrò ufficialmente la sua defunta mamma nel 1908. L’allora presidente, Woodrow Wilson, decise di istituire un evento ufficiale nel 1914 nel mese di maggio. Pian piano tutte le nazioni del mondo si adattarono, ognuna con il proprio giorno. In Italia, dove si celebra dal 1956, la data della Festa della Mamma è sempre la seconda domenica di maggio.
Essere una ragazza madre: priorità alla scuola
Una tematica molto dibattuta a livello internazionale sulla maternità riguarda il rientro a scuola per le giovani ragazze che diventano madri. Il diritto all’istruzione, che dovrebbe essere garantito a ogni bambino e bambina, ragazzo e ragazza, è al centro di molte dichiarazioni internazionali e regionali firmate da tantissimi Paesi. Tra questi c’è anche il Ghana, dove però mettere in atto le buone pratiche è difficile, soprattutto a causa di fattori socioculturali.
In Ghana, ma anche negli altri Paesi del Sud del mondo, l’abbandono scolastico per le ragazze madri è molto comune: spesso non tornano a scuola perché non sanno di poterlo fare. In alcuni casi il rientro è addirittura frenato dalle persone intorno a loro, che hanno paura che la loro esperienza possa influenzare negativamente le compagne. Tra gli interventi per garantire eguali diritti a tutti, ActionAid si è unita ai propri partner sul territorio ghanese per iniziare un’opera di sensibilizzazione.
Al fianco di Songtaba, in collaborazione con la Ghana Education Service e le strutture di comunità come la Community Based Anti-violence Team (COMBAT), è iniziato un lavoro di formazione di abitanti e insegnanti sulle leggi che già esistevano per il piano di rientro a scuola delle giovani ragazze madri.
L’informazione è in grado di cambiare le opinioni di molti. Così è successo anche al padre di Afryea: una ragazza che, molto emozionata, ci ha raccontato la sua esperienza. È rimasta incinta mentre frequentava il secondo anno alla Bimbilla Junior High School, e il padre le aveva subito comunicato che non sarebbe potuta tornare a scuola dopo aver partorito. Afryea aveva così perso le speranze di coronare il suo sogno di diventare infermiera. Quando Songtaba, COMBAT e GES hanno organizzato un intervento nella sua comunità, sono riusciti a convincere il padre a rimandarla a scuola, con l’aiuto della madre che tiene il bambino mentre lei è a lezione.
Il Ghana avrà un’infermiera in più, tra qualche anno, grazie alla presenza sul territorio di persone che formano le comunità sui propri diritti fondamentali, come quello all’istruzione. Aiutaci anche tu a diffondere la voce: dona ora!