Spose bambine: durante la Festa della Donna aiutiamo anche loro
La violenza continua anche quando non guardiamo. Il dramma delle spose bambine riguarda oltre 22 milioni di piccole donne, che si vedono ogni giorno negati i propri diritti: all’infanzia, a un’educazione, a una vita senza violenza.
Quello dei matrimoni precoci è un tema importante, che è ancora più pressante ricordare nel periodo della Festa della Donna. Perché queste donne di domani non hanno avuto scelta, e sono state costrette a dire addio a tutto quello che poteva renderle adulte, libere e indipendenti. Essere una sposa bambina significa infatti diventare una moglie prima dei 18 anni, interrompere (nei casi in cui si sia cominciata) qualunque forma di istruzione. Significa essere “promessa” a uno sconosciuto spesso di molti anni più grande, che vede la bambina come una sua proprietà. Significa violenza, sottomissione, e distruzione del suo futuro.
La storia di Samiun, sposa bambina.
Samiun, oggi, ha 20 anni. Fu data in sposa quando ne aveva 12 e da quel matrimonio sono nati due figli. Samiun, oltretutto, fa parte della comunità dei Rohingya, la minoranza etnica che è stata vittima di persecuzioni in Myanmar.
La piccola Samiun si è ritrovata a 12 anni a casa di un uomo adulto che non conosceva, e che le ha causato grandi sofferenze e dolore. La sua famiglia aveva fretta di “sistemarla”, perché più la sposa è giovane, più la dote di scambio ha valore.
Samiun ha provato inutilmente a scappare, per ben due volte: ogni volta che tornava a casa dai suoi genitori, loro la picchiavano prima di riportarla dal marito. La suocera e la cognata le dissero che tutto si sarebbe risolto se avesse avuto un figlio su cui concentrarsi, così Samiun rimase incinta del primo, e dopo 5 anni del secondo.
Ai nostri occhi è incredibile come si possa passare tanto tempo in una situazione così drammatica. Ma bisogna comprendere che per Samiun quella era la sola realtà che conosceva. Quella dei matrimoni precoci e della persecuzione del proprio popolo.
Oggi Samiun sta bene grazie all’intervento di ActionAid, che ogni anno salva centinaia di ragazze da matrimoni violenti. “Prima non avevo la libertà di muovermi e parlare con altre persone. Oggi invece posso uscire e incontrarmi con altre ragazze. Aiuto le altre giovani mantenere la propria libertà, spiegando quanto sia importante”, – racconta Samiun.
Questa è una grande conquista per una donna che ha passato la propria infanzia a temere ogni giorno per la propria incolumità, in solitudine, o circondata di persone che l’hanno convinta a perdere ogni speranza.
Regala la speranza: ferma i matrimoni precoci
Per aiutare queste giovani donne a uscire dal silenzio e conoscere un mondo diverso, fatto di amore e di diritti, bisogna fermare questo dramma. ActionAid è presente in molti paesi dove i matrimoni precoci sono ancora un problema reale e quotidiano, affiancando le piccole organizzazioni locali che combattono contro ogni forma di violenza cercano di dare protezione a chi riesce a fuggire da questo destino.
Le ragazze non sono oggetti, e meritano di vivere ogni istante della propria infanzia, meritano il tempo di sognare un futuro e i mezzi per conquistarselo. Con soli 82 centesimi al giorno puoi salvare giovani donne come Samiun da un destino fatto di abusi, gravidanze indesiderate, violenze domestiche e sogni spezzati. Adotta ora!