C’è la fame. Che, semplificando molto, può essere definita come la condizione di chi, per periodi di tempo prolungati e/o continuativi, assume meno di 2.100 chilocalorie al giorno, il minimo indispensabile affinché l’organismo possa svolgere le sue funzioni. Poi c’è la fame nascosta. Che è più subdola ma non meno pericolosa.
- Cos’è. Si tratta di una forma di malnutrizione. È subdola perché non è legata strettamente alla quantità di cibo ma, principalmente, alla sua qualità. Si parla di fame nascosta quando l’alimentazione di una persona è povera di vitamine e minerali/microelementi, principalmente iodio, ferro, vitamina A e zinco.
- Le conseguenze. La carenza di iodio comporta una diminuzione della capacità di concentrazione e del rendimento scolastico. Poca vitamina A può avere delle serie ripercussioni per gli occhi. Una grave mancanza di zinco e di vitamina A indebolisce il sistema immunitario ed espone l’organismo al rischio di malattie. La carenza di ferro può portate apatia e, nei casi più gravi, anemia.
- Chi ne soffre. In tutto il mondo, ci sono circa due miliardi di persone che soffrono di fame nascosta. Può riguardare anche persone obese ma è un problema che si manifesta nella sua forma più grave soprattutto nei Paesi più poveri del mondo. Dove avere una dieta varia, unica vera soluzione contro la fame nascosta, è spesso impossibile.
Possiamo combattere la fame nel mondo. Possiamo riuscirci introducendo nuove sementi, metodi di coltivazione e mezzi moderni, organizzando corsi di formazione, costruendo pompe e pozzi d’acqua vicino ai villaggi più isolati. Facendo in modo, in pratica, che tali Paesi possano produrre da soli il cibo di cui hanno bisogno. E così potremo ridurre il problema della fame nascosta.
DATI: Indice globale della fame 2014 (uno strumento statistico che serve a misurare e valutare progressi e fallimenti nella lotta contro la fame)