13 Ottobre 2016

fame nascosta

C’è la fame. Che, semplificando molto, può essere definita come la condizione di chi, per periodi di tempo prolungati e/o continuativi, assume meno di 2.100 chilocalorie al giorno, il minimo indispensabile affinché l’organismo possa svolgere le sue funzioni. Poi c’è la fame nascosta. Che è più subdola ma non meno pericolosa.

  1. Cos’è. Si tratta di una forma di malnutrizione. È subdola perché non è legata strettamente alla quantità di cibo ma, principalmente, alla sua qualità. Si parla di fame nascosta quando l’alimentazione di una persona è povera di vitamine e minerali/microelementi, principalmente iodio, ferro, vitamina A e zinco.
  2. Le conseguenze. La carenza di iodio comporta una diminuzione della capacità di concentrazione e del rendimento scolastico. Poca vitamina A può avere delle serie ripercussioni per gli occhi. Una grave mancanza di zinco e di vitamina A indebolisce il sistema immunitario ed espone l’organismo al rischio di malattie. La carenza di ferro può portate apatia e, nei casi più gravi, anemia.
  3. Chi ne soffre. In tutto il mondo, ci sono circa due miliardi di persone che soffrono di fame nascosta. Può riguardare anche persone obese ma è un problema che si manifesta nella sua forma più grave soprattutto nei Paesi più poveri del mondo. Dove avere una dieta varia, unica vera soluzione contro la fame nascosta, è spesso impossibile.

Possiamo combattere la fame nel mondo. Possiamo riuscirci introducendo nuove sementi, metodi di coltivazione e mezzi moderni, organizzando corsi di formazione, costruendo pompe e pozzi d’acqua vicino ai villaggi più isolati. Facendo in modo, in pratica, che tali Paesi possano produrre da soli il cibo di cui hanno bisogno. E così potremo ridurre il problema della fame nascosta.

 

DATI: Indice globale della fame 2014 (uno strumento statistico che serve a misurare e valutare progressi e fallimenti nella lotta contro la fame)