In Guinea, dove si sono registrati i primi casi, l’epidemia di Ebola è ufficialmente finita da qualche tempo: ad affermarlo è l’Organizzazione mondiale della sanità. Anche in Sierra Leone l’epidemia si è arrestata. E, da questo mese, la Liberia è stata dichiarata “Ebola free” dall’Oms.
Vittime
L’annuncio dell’Organizzazione mondiale della sanità è stato accolto con grida di gioia. Ma adesso bisogna fare i conti con le conseguenze. Le prime, e più spaventose, sono i morti: più di 11mila vittime per un’epidemia che è cominciata nel dicembre 2013 in Guinea e che si è presto propagata in Liberia e Sierra Leone.
Alle 11mila vittime bisogna aggiungere 28.637 persone contagiate. Sono persone che ancora oggi hanno bisogno di cure, di farmaci, di assistenza sanitaria, di assistenza psicologica.
Orfani
Come sempre, sono i bambini a pagare le conseguenze peggiori. In base ai diversi dati, gli orfani a causa dell’Ebola sono circa 22mila. Un numero enorme. Migliaia e migliaia di bambini che, nei casi più fortunati, hanno un parente al quale chiedere aiuto. Nei casi peggiori, si tratta di bambini che non hanno più niente.
Aiuto
È agli orfani dell’Ebola che rivolgiamo il nostro aiuto. Bambini che, in questo preciso momento, hanno bisogno di tante cose:
- aiuto economico e assistenza diretta per le famiglie
- sostegno psicologico e sociale, in quanto i bambini infetti vengono ancora oggi emarginati
- sostegno specifico per i bambini più vulnerabili
Possiamo fare tutto questo. Ma soltanto grazie al contributo che potrai darci tramite l’adozione a distanza.
Rischio
Anche se l’epidemia di Ebola è finita, l’Oms invita a non abbassare la guardia. Nei prossimi mesi potrebbero comunque esserci nuovi casi. Sierra Leone, Guinea e Liberia restano ad alto rischio di piccoli focolai.
E, soprattutto, non bisogna dimenticare che l’Africa è sempre terreno fertile per le cosiddette malattie della povertà.