L’acqua è un bene essenziale che dà vita a noi, a tutto ciò che ci riguarda e ci circonda. La natura, il nostro cibo, persino la nostra salute dipendono dalla possibilità di avere acqua potabile e sicura da bere. Il diritto all’acqua è un requisito fondamentale per la sopravvivenza, purtroppo negato a una persona su tre nel mondo. E con la crisi climatica, le cose stanno solo peggiorando.
Dai acqua al futuro dei bambini del Kenya
Il Kenya, in particolare, soffre da anni di questo problema. Per questo ActionAid ha avviato una campagna per sostenere la comunità, e in particolare le famiglie più vulnerabili, della contea di Isiolo, che al momento è in ginocchio per gli effetti del surriscaldamento globale e sta soffrendo moltissimo anche le conseguenze della pandemia a livello economico e sanitario. L'obiettivo dell'intervento (che si può sostenere con una donazione da questa pagina) è quello di migliorare i sistemi idrici, di raccolta dell’acqua e di irrigazione, e di garantire l’accesso all’acqua pulita per il consumo familiare e le attività agricole a oltre 5.000 persone, tra cui i bambini che frequentano la scuola primaria locale.
In Kenya la carenza d’acqua è particolarmente severa a causa di El Niño, il fenomeno climatico che colpisce la regione ogni anno e che influenza pesantemente le precipitazioni, causando siccità e carestie. La popolazione intera ne soffre: uomini, donne, ma soprattutto i bambini. Nella contea di Isiolo, nel Kenya settentrionale, il 93% degli abitanti ha la prima fonte d’acqua potabile a più di 5 chilometri di distanza dalla propria casa. In un Paese in cui persino l’acqua è un lusso, questi chilometri devono essere percorsi a piedi, per molte ore sotto il sole cocente, per arrivare al fiume sempre più prosciugato. Come ci racconta Makena, madre di tre bambini, prima di riempire le taniche bisogna aspettare che gli elefanti fermi sulle rive, in branco, finiscano di bere. Quando se ne vanno, l’acqua è spesso contaminata.
Makena è preoccupata per i suoi bambini, Elizabeth e Judith di 7 e 5 anni, e Vincent di 1 anno, che passano giornate intere senza bere e mangiare niente. Non avere l’acqua in un momento vitale come quello della crescita può, purtroppo, significare malnutrizione, problemi legati allo sviluppo e malattie causate dalle scarse norme igieniche. Basti pensare che nel mondo muoiono ogni anno 297 mila bambini sotto ai 5 anni per patologie legate a servizi idrici e igienico-sanitari inadeguati. Per il loro diritto all’acqua non rispettato.
La mancanza di acqua accessibile significa, però, anche un effetto domino su tutti gli aspetti della vita. Per andare a prendere l’acqua, Makena deve lasciare i bambini a casa perché il viaggio è troppo rischioso. Per questo è Elizabeth a occuparsi dei fratelli mentre la mamma è via. Quando torna troppo tardi non le è più possibile arrivare in tempo a scuola, e quindi Elizabeth occupa la giornata facendo da babysitter per il figlio dei vicini, guadagnando qualche soldo da portare a casa. Un compenso che fa già molta differenza nell’economia familiare, perché gli effetti della siccità hanno fatto aumentare il costo del cibo in Kenya del 25%.
Ricostruiamo la vita, goccia dopo goccia
Le donazioni raccolte dalla nuova campagna di ActionAid sono gocce di vita per il futuro di Elizabeth, dei suoi fratelli e degli altri bambini del Kenya, ma anche per tutta la comunità di cui fanno parte. Ogni goccia andrà a finanziare molte attività: il ripristino di pozzi e dighe per creare punti di raccolta d’acqua; l’installazione di distributori d’acqua e di sistemi di pompaggio a energia solare; la diffusione delle norme igienico-sanitarie e la messa in sicurezza della salute di tutti.
Portare infrastrutture e metodologie per la gestione dell’acqua in Kenya significa non solo risolvere l’emergenza di oggi, ma anche garantire la creazione di un ambiente sano, in cui possa fiorire il benessere di tutta la comunità. Aiutaci anche tu: una goccia dopo l’altra possiamo garantire, insieme, un futuro a un’intera regione. Dona ora.