El Niño è un evento climatico periodico che si verifica con una cadenza che va dai tre ai sette anni, e provoca un significativo riscaldamento delle acque dell’oceano Pacifico centro meridionale e orientale. Si alterna con un altro evento climatico, La Niña, che invece raffredda le acque, ed entrambi intensificano gli effetti dei cambiamenti climatici: eventi estremi come tempeste, siccità e inondazioni si susseguono, mettendo a repentaglio la vita di milioni di persone e la sicurezza alimentare globale.

Gli effetti di El Niño sul pianeta

El Niño è un fenomeno che altera profondamente le condizioni meteorologiche di diverse aree del mondo, influenzando l'agricoltura e, di conseguenza, la sicurezza alimentare e la salute pubblica su scala globale. Dal 1980 si è verificato 8 volte, e durante il 2015 e il 2016 i suoi effetti hanno interessato oltre 60 milioni di persone. Gli effetti di El Niño provocano un aumento medio delle temperature di circa 0,2 gradi celsius, numero che ai nostri occhi può sembrare insignificante, ma che causa conseguenze gravi e potenzialmente irreversibili sulla natura.

Nel 2023 questo fenomeno ha portato piogge torrenziali in alcune regioni del mondo e siccità in altre, danneggiando i raccolti e compromettendo la produzione agricola mondiale. Il fenomeno, che si somma alle conseguenze provocate dal riscaldamento globale, è tanto più grave in Paesi in cui il sostentamento di intere famiglie dipende proprio dai frutti della terra. Le nostre attività come ActionAid sono volte ad agire tempestivamente nei Paesi colpiti dalle emergenze e a lavorare con le comunità per sviluppare la loro resilienza.

Centro e Sud America

Nei paesi del Centro e del Sud America, milioni di persone vivono solo di agricoltura. Con l’arrivo di El Niño si presentano siccità prolungate che riducono drasticamente i raccolti, minacciando la sopravvivenza degli agricoltori e aumentando il rischio di fame e malnutrizione. Grazie al nostro lavoro al fianco di partner locali e piccoli agricoltori, in Guatemala e a Haiti riusciamo a garantire la sicurezza alimentare a moltissime famiglie.
Nei Paesi dell’America Latina in cui siamo presenti con i progetti di adozione a distanza, i contributi dei sostenitori stanno permettendo ai contadini di reclamare e ottenere il diritto alla terra che coltivano. Qui supportiamo le comunità locali e garantiamo ai bambini il loro diritti al cibo e all’istruzione.

Asia

In Asia, la scarsità di precipitazioni causata da El Niño aumenta il rischio di siccità e di incendi e minaccia le coltivazioni di riso, alimento base per metà della popolazione mondiale. Questo causa un grave aumento del prezzo di questo alimento, aumentando le differenze sociali nel continente e incrementando l’insorgenza di casi di malnutrizione.

In Bangladesh, dove i cambiamenti climatici provocano cicloni sempre più violenti, inondazioni e salinizzazione dei terreni, stiamo lavorando nelle aree rurali con progetti di agroecologia e interventi per garantire a migliaia di persone una terra da coltivare. Nel 2018, grazie al nostro impegno, 27 famiglie hanno già ricevuto 3.000 acri di terra.

In Asia lavoriamo per supportare diverse comunità con corsi sulle tecniche di agricoltura resiliente al cambiamento climatico e diversificazione delle colture. In Cambogia, grazie al nostro supporto, alla fine del 2018 più di mille contadini sono stati in grado di mettere in pratica le tecniche apprese, garantendo una crescita della sicurezza alimentare delle loro comunità.

Africa

Il continente africano conosce tutti gli effetti di El Niño: se da una parte questo fenomeno causa siccità, dall’altra le inondazioni distruggono villaggi interi.

In Kenya, abbiamo da poco concluso il lavoro di alcuni progetti idrici importanti: il progetto idrico a Isiolo che ha coinvolto oltre 5.000 persone, il progetto idrico Sogorosa che interessa 1750 famiglie con una popolazione stimata di oltre 10.500 persone, ed il progetto idrico Kapecha che serve una popolazione di 13.100 persone.

In Burundi abbiamo distribuito piante e supporti per far crescere oltre 900mila alberi con il metodo della agroforestazione e fornito attrezzature, semi e bestiame per implementare nuove colture grazie alla fertilizzazione della terra con il letame.

In Etiopia abbiamo lavorato per migliorare i sistemi di irrigazione delle cooperative agricole locali e per diversificare le colture.

Ogni aiuto è prezioso per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Il nostro obiettivo è garantire alle comunità più colpite tutti gli strumenti necessari per affrontare l’emergenza e per sviluppare la propria resilienza. Diventa parte del cambiamento: dona ora!