El Niño è un fenomeno climatico che provoca un eccessivo riscaldamento dell’oceano Pacifico centromeridionale e orientale. Questo determina alluvioni e inondazioni nelle zone direttamente interessate, e siccità nelle zone più lontane. Le conseguenze più gravi di tale fenomeno? In Africa orientale e in Africa meridionale.
Africa orientale
Etiopia, Somalia e Sudan sono i tre Stati più colpiti.
- In Etiopia, a causa della peggiore siccità degli ultimi cinquant’anni, più di dieci milioni di persone hanno bisogno di cibo e sei milioni di bambini sono a rischio fame. Circa 5,6 milioni di agricoltori in tutto il Paese hanno urgentemente bisogno di aiuto.
- In Sudan, El Niño ha ridotto la disponibilità di acqua e di campi coltivabili, distruggendo interi raccolti. Si calcola che circa tre milioni e mezzo di persone ne subiranno le conseguenze: di questi, un milione e mezzo sono donne e 680mila sono bambini. Si stima che 280mila bambini affetti da malnutrizione acuta avranno urgentemente bisogno di assistenza medica.
- In Somalia, quasi 4,7 milioni di persone, pari al 38 per cento della popolazione totale, hanno bisogno di cibo. Di questi, 1,7 milioni di persone vivono in Puntland e in Somaliland, gravemente colpite dalla siccità. Circa 100mila bambini sono malnutriti e hanno bisogno di cure.
Africa meridionale
È stata la peggiore siccità degli ultimi 35 anni e ha colpito in totale 41,4 milioni di persone. Di questi, 21,7 milioni hanno subito bisogno di cibo. I Paesi coinvolti sono Angola, Lesotho, Madagascar, Malawi, Mozambico, Swaziland e Zimbabwe.
Si stima che le riserve ci cibo stiano già cominciando a scarseggiare e che la crisi alimentare raggiungerà il suo picco massimo tra dicembre 2016 e marzo 2017.
Le conseguenze del Niño potrebbero essere riassunte con una sola parola: fame. Perché siccità, inondazioni e piogge torrenziali distruggono i raccolti, prosciugano le già poche fonti d’acqua disponibili, portano alla perdita del bestiame, abbattono case e capanne.
Per tutti questi motivi, l’Africa è un continente che ha bisogno di una mano.
Dati: United Nations office for the coordination of humanitarian affairs (Unochao.org)