Tanto è stato fatto. Ma tanto c’è ancora da fare. Nel mondo ci sono 757 milioni di adulti e 115 milioni di giovani che non sanno leggere e scrivere. È per tutte queste persone che bisogna garantire l’istruzione primaria universale.
I numeri:
- Al mondo ci sono ancora 58 milioni di bambini in età scolastica che non frequentano la scuola né hanno accesso a una qualunque forma di istruzione;
- Di questi, la metà vive in Paesi dove sono in corso conflitti armati;
- Nei Paesi del Sud del mondo, più di un bambino su quattro che frequenta una scuola primaria è probabile che abbandoni la scuola per le cause più diverse, quasi tutte legate alla povertà;
- 781 milioni di adulti e 126 milioni di giovani in tutto il mondo sono in pratica analfabeti; più del 60% sono donne.
I Paesi
L’Asia orientale e sudorientale, il Caucaso, l’Asia centrale, l’America Latina e i Caraibi sono i Paesi più vicini al raggiungimento dell’educazione primaria universale. Anche se dal 2000 i progressi sono stati minimi.
Anche l’Africa settentrionale ha fatto registrare dei sostanziali progressi e ha quasi raggiunto l’educazione primaria universale. Per quanto riguarda l’Africa subsahariana, l’obiettivo non è lontano (anche se ancora da raggiungere) e c’è un’ulteriore sfida da affrontare: la rapida crescita della popolazione. Rispetto al 1990, nel 2012 nell’Africa subsahariana c’era il 32% in più di bambini ai quali garantire l’educazione primaria.
Analfabetismo e povertà
Sono due cose estremamente legate. La fame nel mondo si combatte anche garantendo i giusti livelli di istruzione. Perché istruzione significa conoscere e far valere i propri diritti, significa avere maggiori possibilità di trovare un lavoro dignitoso.
Tutto questo è possibile garantendo l’istruzione primaria universale nei Paesi più poveri del mondo. Un obiettivo che possiamo raggiungere anche grazie al tuo aiuto.
Dati: United Nations