16 Febbraio 2015

Ebola come aiutare

L’epidemia di Ebola si sta arrestando. Ma le sue conseguenze restano. I sopravvissuti, coloro che sono riusciti a superare la malattia o a non restare infetti, hanno bisogno di aiuto. Sono persone che hanno perso praticamente tutto: familiari, mariti, mogli, figli, casa, lavoro, un futuro.

 

Cosa poteva essere fatto

Secondo uno studio della rivista Nature, che a sua volte riprende dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, ad aprile 2014, quando cioè è scoppiata l’emergenza Ebola, sarebbero bastati meno di cinque milioni di dollari per fermarla definitivamente. Oggi invece i costi sono esorbitanti.

 

Una storia per raccontare una tragedia

La storia è quella di Helena Nagbe, una donna di quarant’anni. Gestiva una piccola attività commerciale. La stessa attività con la quale dava di che vivere ai suoi otto figli. Abitano tutti a Clara Town, uno dei quartieri più poveri di Monrovia, la capitale della Liberia.

L’Ebola si è abbattuta con violenza sulla famiglia di Helena: quasi la metà dei suoi familiari è morta. I primi sono stati sua madre e suo padre. Poi è toccato al fratello e alle due sorelle. I sopravvissuti sono stati messi in quarantena nelle loro stesse abitazioni.

Helena Nagbe oggi non può lavorare a causa di un incidente a un occhio. E anche se il virus si è arrestato, a causa dell’impatto che la malattia ha avuto sulla sua famiglia molte persone della sua comunità evitano qualsiasi contatto con lei e con i suoi figli.

 

Come aiutare

ActionAid è da sempre in prima linea per aiutare le popolazioni colpite dall’epidemia di Ebola. Spiegando alla popolazione come proteggersi, quali sono i sintomi e a chi rivolgersi per avere cure. Inoltre fornisce viveri per le persone in quarantena, e forniture mediche per gli operatori e i centri sanitari.

Ma per fare tutto questo c’è anche bisogno del contributo che potrai dare grazie all’adozione a distanza.