03 Dicembre 2015

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Qual è la vita delle donne africane? Al riguardo potremmo spendere fiumi di parole, riportando numeri, ricerche, dati, previsioni. Ma il tutto risulterebbe freddo. Perché le vite di queste 3 donne sono vere, reali, concrete. E preferiamo che siano le loro storie a parlare in nome di un intero continente.

1. Chepatula

Quel giorno, Chepatula era lontana da casa. Sua figlia, quello stesso giorno, avrebbe subito l’orrore delle mutilazioni genitali femminili.

La giovane perse molto sangue. Troppo, per il suo giovane corpo. All’inizio fu medicata con delle erbe medicinali tradizionali. Che però non ebbero nessun effetto. Chi le praticò le mutilazioni, spaventato, la portò all’ospedale più vicino. Ma ormai era troppo tardi.

Chepatula venne a sapere dell’accaduto solo a sera. Solo quando ormai non c’era più niente da fare.

2. Eishia

Ha 35 anni, cinque figli e nessun diritto. In un Paese come l’Etiopia, Eishia Idle Dahir conta poco più di niente.

Nella comunità in cui vive, le decisioni vengono prese unicamente dagli uomini. Mentre l’opinione delle donne non è nemmeno richiesta. La situazione è la stessa anche in famiglia. Dove a comandare è suo marito. Un uomo che non le permette di gestire risorse. Un uomo che non le permette di lavorare o affermarsi come persona.

La vita di Eishia dipende dalle decisioni che gli uomini prendono per lei. Come conseguenza, non potrà mai emanciparsi. E non potrà mai fare niente per migliorare le condizioni di vita della sua famiglia.

3. Everlyne

I suoi sogni erano studiare, diventare indipendente, affermarsi come donna e aiutare la sua famiglia. Lo vide infrangersi quando aveva 14 anni.

I suoi genitori erano molto poveri. Non potevano permettersi di farla studiare. Quindi la tolsero dalla scuola Everlyne cominciò a lavorare per dare una mano in casa. Ma ancora non bastava. I suoi genitori pensarono di darla in sposa. Nonostante fosse molto giovane. Troppo giovane.

Queste 3 donne africane, con le loro vite, denunciano la povertà, la violenza, le disuguaglianze di genere. Rivendicano il diritto di avere un futuro migliore.

Noi vogliamo aiutare donne come Chepatula, Eishia ed Everlyne. Ma possiamo farlo soltanto grazie al tuo aiuto. Possiamo farlo soltanto con il contributo dell’adozione a distanza.