Uguaglianza di diritti e nessuna discriminazione di genere sono due giusti principi. Ma non valgono per le donne in Africa. Ecco quattro storie che lo dimostrano.
1. Almaz Dilgeba
32 anni e 7 figli. Da sempre lavora come contadina. In un Paese, l’Etiopia, dove l’acqua è un problema, la terra è arida e difficile da coltivare. E dove Almaz Dilgeba deve fare i conti con la discriminazione, perché qui il lavoro è un diritto solo degli uomini. Le donne sono relegate ai compiti più umili, degradanti e sottopagati. E poi c’è la fame, un problema da affrontare ogni giorno.
2. Bizunesh
16 anni. Nei Paesi occidentali sarebbe un’adolescente come tante, andrebbe a scuola, uscirebbe con le amiche. Ma Bizunesh è nata e vive a Wartu-Sefera. Dato che è donna, su di lei ricadono quasi tutte le responsabilità. Ogni giorno deve procurare acqua potabile. Per farlo compie dei lunghi cammini di diverse ore. La fonte da cui attinge l’acqua non è sicura. Lei e la sua famiglia si ammalano continuamente. A causa del lungo tragitto da percorrere ogni giorno, Bizunesh arriva tardi a scuola. Quando riesce ad andarci.
3. Leyla Hulchafo
Ancora in Etiopia. Ancora una bambina, appena dieci anni. Ha quattro fratelli e due sorelle ma è lei che deve dare una mano in casa. Le tocca il compito di andare a prendere l’acqua. Quando alla fonte c’è troppa fila, le altre donne la mandano via. E lei deve fare un cammino ancora più lungo. Sempre da sola. Con tutti i pericoli che potrebbe incontrare lungo la strada.
4. Kenya
Non più una singola donna ma un intero Paese, il Kenya. Dove:
- le donne subiscono violenza in tutte le sue forme: fisica, sessuale, psicologica
- persistono ancora pratiche come le mutilazioni genitali femminili o i matrimoni forzati e precoci
- le donne sono relegate in posizioni di secondo piano in ogni ambito della società
- il tasso di mortalità materna è troppo alto
- l’istruzione primaria e secondaria non è un diritto di tutti.
La condizione delle donne in Africa può essere raccontata in questo modo. E tu puoi fare tanto perché di storie come questa non ce ne siano più, per dare alle donne in Africa una vita dignitosa: puoi farlo grazie all’adozione a distanza.