23 Gennaio 2017

Discriminazione delle donne nel mondo: Somalia

Poter passeggiare liberamente. Avere voce in capitolo. Prendere decisioni. Avere pieno possesso del proprio corpo. Diritti, a ben vedere, fondamentali, che dovrebbero essere riconosciuti a ogni donna. Ma non è così in Somalia. Un Paese dove la discriminazione di genere è la realtà di tutti i giorni.

  1. Matrimoni precoci. Secondo la legge vigente in Somalia, l’età legale minima per il matrimonio è 18 anni, che scende a 16 se c’è il consenso dei genitori. Nonostante questo, i matrimoni precoci sono una pratica molto diffusa in questo Paese. Dati del 2006 ci dicono che due ragazze su dieci, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, sono sposate, divorziate o vedove. In totale, circa 16,8 milioni di donne erano sposate prima dei 18 anni. Di queste, l’8 percento prima dei 15 anni.
  2. Stupri e violenza domestica. In Somalia, c’è una legge che proibisce lo stupro. Ma questo non significa che la violenza non sia un problema. Non ci sono numeri specifici sul totale dei casi ma il 79 percento delle donne somale pensa che il marito sia ampiamente giustificato quando picchia la moglie.
  3. Accesso alla terra. Rispetto a questo tema l’atteggiamento discriminatorio nei confronti delle donne prevale. Anche se la legge non lo proibisce, l’accesso delle donne alla terra è fortemente limitato, quando non ostacolato. Si pensa che questo sia dovuto anche a un altro fattore: dal momento che molte donne sono analfabete, non hanno piena coscienza di quali diritti devono rivendicare.
  4. Accesso al credito. Anche in questo caso, la situazione non cambia. Secondo i dati della Banca mondiale, solo lo 0,8 percento delle donne ha ottenuto un prestito da istituti finanziari, contro il 2,3 percento degli uomini.
  5. Libertà civili. A causa del protrarsi del sanguinoso conflitto civile, in Somalia si è registrata una grave restrizione di tutte o quasi tutte le libertà civili. In particolare, le donne subiscono violenza sessuale e sono limitate nella loro libertà di potersi muovere e spostare.

Questi cinque dati raccontano una situazione grave. Una situazione nella quale alle donne viene negato un sesto diritto, che forse li riassume tutti: il diritto ad avere un futuro migliore. E sono queste donne che noi vogliamo e possiamo aiutare.

 

DATI: Genderindex.org