19 Settembre 2016
Su tutto aleggia lo spettro della povertà, causa della maggior parte dei problemi che affliggono l’India. Causa anche della discriminazione subita ogni giorno dalle donne di questo Paese. Una condizione che può essere descritta riportando cinque dati significativi e gravi allo stesso tempo.
- Matrimoni precoci. In India, l’età minima per sposarsi è di 18 anni per le donne e 21 per gli uomini. Nonostante questo, molte ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni sono sposate, divorziate o vedove: la percentuale è il 27,6 per cento. Il 46 per cento di tutti i matrimoni in India sono precoci.
- Violenza. Nel 2012, sono stati registrati più di 106mila casi di “crudeltà perpetrata dal marito o da un familiare” e solo nel 15 per cento dei casi ci sono state condanne. Inoltre la polizia ha registrato più di 8mila di casi di donne uccise o indotte al suicidio da continue molestie e torture. Sempre nel 2012, ci sono stati quasi 25mila stupri dichiarati e solo nel 24 per cento dei casi ci sono state condanne.
- Sparizioni e aborti. Nel solo 2008, si stima che circa 250mila bambine siano scomparse al momento del parto. Nella prima decade del XXI secolo, il numero di aborti selettivi di bambine è salito da tre a sei milioni di casi. Nel 2008, in India sono scomparsi 42,6 milioni di donne.
- Accesso al credito. Nel 2011, solo il 26,5 per cento delle donne in India aveva un conto bancario presso un istituto accreditato contro il 43,7 per cento degli uomini. Solo il due per cento di queste donne ha usato tale conto per scopi imprenditoriali/lavorativi. Sempre nel 2011 solo il 6,7 per cento delle donne ha ottenuto un prestito. L’accesso al credito per le donne è limitato principalmente dal fatto di non possedere terra.
- Rappresentanza politica. Nel 2014, le donne occupavano l’11 per cento dei seggi nella Lok Sabha (Camera bassa) del parlamento e il 26 per cento dei seggi nella Rajya Sabha (Camera alta).
Fare qualcosa per migliorare le condizioni di vita della popolazione dell’India significa anche battersi contro la discriminazione delle donne. E tu puoi fare la tua parte per questa giusta causa. Come, ti stai chiedendo? Grazie all’adozione a distanza.
Dati: Genderindex.org