Ai sensi della presente Convenzione si intende per fanciullo ogni essere umano avente un’età inferiore a diciott’anni, salvo se abbia raggiunto prima la maturità in virtù della legislazione applicabile. È così che comincia la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Un documento che stabilisce quali sono i diritti umani dei bambini.
Lo sfruttamento
Lo sfruttamento dei bambini è una piaga che dobbiamo ancora debellare. Una piaga che assume tre grandi forme: lavoro minorile, sfruttamento sessuale, accattonaggio. Ai bambini costretti a vivere in queste condizioni sono negati i diritti fondamentali. Che potrebbero essere riassunti in un modo molto semplice: viene loro negato il diritto ad avere un futuro dignitoso.
I quattro principi
La Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza si basa su quattro principi fondamentali, sanciti da altrettanti articoli:
- Non discriminazione (articolo 2, comma 1): “Gli Stati parti si impegnano a rispettare i diritti enunciati nella presente Convenzione e a garantirli a ogni fanciullo che dipende dalla loro giurisdizione, senza distinzione di sorta e a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o altra del fanciullo o dei suoi genitori o rappresentanti legali, dalla loro origine nazionale, etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro incapacità, dalla loro nascita o da ogni altra circostanza”.
- Superiore interesse (articolo 3, comma 1): “In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente”.
- Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo (articolo 6): “Gli Stati parti riconoscono che ogni fanciullo ha un diritto inerente alla vita. Gli Stati parti assicurano in tutta la misura del possibile la sopravvivenza e lo sviluppo del fanciullo”.
- Ascolto delle opinioni (articolo 12, comma 1): “Gli Stati parti garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo essendo debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità”.
Il testo
Il documento, approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, è un punto di riferimento: stabilisce per la prima volta, in maniera coerente e sistematica, i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti ai bambini.
Il documento è composto da 54 articoli divisi in tre parti:
- prima parte (articoli 1-41): enunciazione dei diritti
- seconda parte (articoli 42-45): organismi coinvolti e modalità di monitoraggio
- terza parte (articoli 46-54): procedura di ratifica
C’è tanto da fare
I diritti umani dei bambini sono molti. Ma sono anche da difendere. E da garantire, visto che in molti, troppi Stati non vengono ancora riconosciuti. Per questo ci stiamo impegnando per aiutare tutti i bambini.