11 Luglio 2017

Dichiarazione universale dei diritti umani: articolo 4

Diritti umani universali” è una bella espressione. Suona anche bene, quando pronunciata. Trenta sono i principi che nella Dichiarazione universale dei diritti umani vogliono rendere la vita di tutte le persone del mondo degna di questo nome.

Il testo

L’articolo 4 della Dichiarazione universale dei diritti umani stabilisce che:

“Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma”.

Un principio incontrovertibile, talmente giusto ed evidente che non ci sarebbe nemmeno bisogno di aggiungere altro.

Ma come stanno le cose?

  • Tra passato e presente. Si è soliti pensare che la schiavitù sia qualcosa che riguarda solo il passato, un passato lontano per giunta. Niente di più sbagliato. Ancora oggi, si parla di schiavitù moderna, una piaga che può assumere diverse forme: traffico di esseri umani, sfruttamento del lavoro per debiti, sfruttamento dei bambini, sfruttamento sessuale e lavori domestici forzati.
  • Oltre 21 milioni. Più di 21 milioni di uomini, donne e bambini sono imprigionati in una delle moderne forme di schiavitù. Per la precisione, secondo i dati di 50forfreedom.org, al giorno d’oggi, ci sono più schiavi che in qualsiasi altro momento della storia umana.
  • Agricoltura. Diversamente da quanto si possa pensare, la maggior parte dei “moderni schiavi” è impiegata in settori come agricoltura, pesca, artigianato, estrazione mineraria, servizi e lavori domestici. Mentre le vittime dello sfruttamento sessuale sono circa quattro milioni e mezzo.
  • I trafficanti. Molto spesso, sono loro a instradare la vita di una persona, solitamente bambini e bambine, verso la schiavitù. I trafficanti di esseri umani appaiono come persone comuni. Come persone rassicuranti. Avvicinano la vittima con parole gentili e con la speranza di un futuro lontano dalla povertà. Ma l’esito della storia sarà ben diverso.

La schiavitù moderna…

…può essere combattuta. E combatterla significa impegnarsi per debellare la causa principale della schiavitù: stiamo parlando della povertà. Possiamo riuscirci ma serve l’aiuto di tutti. E serve il contributo dell’adozione a distanza.

 

Immagine: ActionAid.org.uk