Il 2022 ha rappresentato ancora una volta una sfida per il mondo. La crisi economica legata alla guerra in Ucraina, l’incremento del costo dell’energia e l’aumento dell’inflazione hanno impoverito ancora di più moltissimi Paesi che vivevano già in una situazione di difficoltà. Questi fenomeni hanno avuto impatto anche sul nostro operato, e sul nostro Bilancio Sociale 2022. Quest’anno, nel mezzo dell’incertezza verso il futuro, abbiamo però continuato a esercitare un ruolo di attore civico fuori e dentro i confini nazionali, secondo i principi di resilienza e flessibilità.
Come ogni anno, vi presentiamo il nostro bilancio e ciò che abbiamo costruito grazie ai contributi ricevuti tramite il sostegno a distanza.
Bilancio sociale 2022: in numeri
Sono stati 47,5 milioni di euro i proventi dell’anno che ci sono arrivati da donatori pubblici e privati. Abbiamo usato 48,4 milioni di euro per finanziare 178 progetti nel mondo e 47 in Italia ed Europa, e abbiamo portato avanti10 campagne nazionali di raccolta fondi. Dei 38,5 milioni arrivati da individui privati, 30,1 milioni di euro provengono dal Sostegno a distanza e sono destinati ai progetti a lungo termine nelle comunità in cui lavoriamo. 4,1 milioni sono stati raccolti da altre forme di donazione regolare, un contributo continuativo che prevede il sostegno alle attività e ai programmi portati avanti in aree particolarmente fragili della società, sia in Italia che all’estero. 1 milione è stato raccolto grazie alla campagna Fight4Women, che finanzia progetti in Kenya, India, Cambogia e Brasile, dove donne e bambine sono particolarmente discriminate. 0,7 milioni sono stati raccolti da altri fondi per la Cooperazione.
Agorà 2028: tra povertà, diritti e democrazia
Nel 2022 continua il viaggio di ActionAid verso la strategia Agorà 2028, che ha come obiettivo quello di migliorare la democrazia nel mondo affrontando le cause della povertà e l’ingiustizia sociale. Dai diritti per i giovani al sostegno delle donne fino alla crisi ambientale, tutte le nostre attività ruotano intorno ai concetti di comunità, supporto agli emarginati e rispetto dei diritti. Il filo rosso è sempre la democrazia, intesa come ridistribuzione di potere e diritti a beneficio della società, impegno giornaliero per combattere le ingiustizie e lavoro quotidiano per costruire (o ricostruire) spazi di partecipazione.
In Italia, abbiamo organizzato network e progetti, specialmente al Sud, e lavorato per i diritti degli italiani senza cittadinanza. Abbiamo rinnovato il nostro impegno nel promuovere il Festival della Partecipazione e l’Osservatorio Civico sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Dialogando con le istituzioni, con la campagna #sicuriperdavvero del 2022 abbiamo prodotto un decreto sul Codice delle Ricostruzioni, poi bloccato dalla chiamata alle urne. Per rispondere al dramma dei centri antiviolenza, a regime ridotto per via delle chiusure e dei ritardi nella distribuzione delle risorse, abbiamo pubblicato il report “Diritti in bilico” con dati e informazioni per migliorare la risposta istituzionale alla violenza maschile sulle donne. Per promuovere l’indipendenza economica delle donne liberatesi da situazioni di violenza domestica, anche nel 2022 abbiamo portato avanti il progetto WE GO (Women Economic Independence and Growth Opportunity) in Italia, Grecia e Bulgaria.
Abbiamo lavorato per il diritto a una cittadinanza inclusiva, e ci siamo impegnati per la salvaguardia dei diritti fondamentali delle persone migranti in Italia.
All’interno del nostro impegno di ricerca sulle migrazioni climatiche abbiamo lavorato per trovare politiche di cooperazione sostenibili tra le istituzioni che hanno stimolato la nascita della campagna europea “Justice is Everybody’s Business”. In Myanmar e in Uganda, ActionAid ha toccato con mano le restrizioni per l’azione civica e l’esercizio di una democrazia libera. Per questo ci siamo impegnati a contribuire agli spazi di confronto aperto e informato tra cittadini e istituzioni, per favorire un mondo più giusto e meno disuguale.
Il nostro impegno per la giustizia climatica
È nato il progetto @CTJUST che coinvolge non solo Italia, ma anche Grecia, Danimarca, Lituania, Serbia, Spagna e Austria, ed è dedicato a ragazzi e ragazze che vogliono partecipare attivamente, a livello europeo, alla lotta per la giustizia climatica. Sempre in relazione alla crisi climatica, con il progetto ECHO abbiamo risposto all’emergenza alluvioni in Bangladesh dopo le inondazioni di Sylhet e Mymensingh, con sussidi, kit igienici, riparazione dei servizi, formazione di comitati locali, raggiungendo 40mila persone. Con l’8X1000 al Somaliland abbiamo lavorato nell’area pastorale della regione di Maroodijeh, particolarmente colpita dalla siccità che ha causato la perdita dei raccolti e dell’85% del bestiame.
I nuovi Paesi e il futuro
Nel 2022 abbiamo investito anche in nuovi Paesi: Indonesia, Spagna e Svizzera. In Indonesia, 13.300 donatori individuali ci permettono di lavorare al fianco di Yappika-ActionAid alla messa in sicurezza delle scuole, in un Paese soggetto a disastri naturali e in cui il tasso di malnutrizione infantile è ancora troppo alto. In Spagna insieme ad Alianza Por la Solidaridad, grazie a 10.155 donatori (2.237 in più dello scorso anno), stiamo lavorando a campagne contro violenza e discriminazione di genere.. In Svizzera, stiamo costruendo partnership con Fondazioni e grandi donatori per sviluppare progetti in Giordania, Nepal e Kenya, mentre continua il nostro lavoro sui temi della violenza contro le donne e la disparità di genere.
Tutto il dettaglio dei progetti, degli investimenti e dei risultati ottenuti da ActionAid, in Italia e nel mondo, sono a disposizione di chi lo desidera all’interno del nostro Bilancio sociale 2022. Entra anche tu a far parte di un progetto ambizioso, reso possibile dai gesti solidali dei singoli: dona ora!