Evocano immagini che hanno fatto il giro del mondo. Raccontano che in Africa i bambini muoiono di fame. Immagini che abbiamo preferito non riprendere. Perché i bambini africani con la pancia gonfia, come vengono comunemente indicati, meritano rispetto.
Preferiamo parlare della cause di questo problema. E di cosa possiamo fare per debellarlo.
Kwashiorkor: quanti conoscono questo nome?
Il nome deriva da una delle diverse lingue che vengono parlate lungo la costa del Ghana. Letteralmente, significa “uno che è stato spiazzato fisicamente”. Nessun nome poteva essere più adatto.
Kwashiorkor è una sindrome medica che, secondo gli studi più accreditati, è causata da uno scarso apporto di proteine e di diversi altri tipi di nutrienti (come ferro, acido folico e vitamina C). Generalmente, si manifesta subito dopo lo svezzamento (nei primi sei mesi di vita, il latte materno copre tutti i fabbisogni alimentari del neonato).
Questa forma di malnutrizione colpisce, di solito, i bambini di età compresa tra 1 e 4 anni. Può anche presentarsi in bambini più grandi e negli adulti. I sintomi sono edemi al volto e/o agli arti, colorazione rossiccia dei capelli. E la “pancia a pentola”, dovuta alla presenza di liquido ascitico e di vermi intestinali.
Con l’insorgere della sindrome, le guance del bambino diventano paffute. Questo trae in inganno le madri che lo prendono per un sintomo di buona salute.
Cosa possiamo fare
La soluzione alla sindrome medica detta kwashiorkor c’è. Ed è di una semplicità sconcertante: bisogna migliorare la dieta del bambino, arricchendola di proteine e dei nutrienti che mancano nella sua alimentazione. Bisogna seguire le madri durante il periodo dell’allattamento e organizzare incontri nei villaggi per pesare i bambini e somministrare loro vaccini.
Cosa puoi fare tu
Per fare tutto questo, per curare i “bambini africani con la pancia gonfia”, abbiamo bisogno del tuo aiuto. Un aiuto che puoi dare adottando un bambino africano a distanza.