22 Gennaio 2015

bambini Africa

Cibo, istruzione, igiene. Tutto questo viene dato per scontato nei Paesi ricchi. Nei Paesi poveri invece non è così. Come l’Africa, una delle zone più colpite dal problema della povertà estrema. Dove ai bambini vengono ogni giorno negati i loro diritti fondamentali.

Cibo

La fame nel mondo, oggi, colpisce 795 milioni di persone. Di questi, 709 milioni di persone vivono nei Paesi del Sud del mondo, tra i più poveri in assoluto. In questi Paesi circa cento milioni di bambini sono sottopeso, uno su sei. Per loro ritardo nella crescita e deperimento sono la realtà di tutti i giorni.

Sanità

La scarsa alimentazione è la causa della metà dei decessi di bambini di età inferiore ai cinque anni. I numeri parlano di 3,1 milioni di bambini ogni anno, circa il 45% del totale a livello globale.

Ma la fame non è il solo nemico contro il quale i bambini in Africa devono combattere ogni giorno. L’Africa è uno dei Paesi maggiormente colpiti dall’AIDS. Basti pensare che, nel 2012, su 1,6 milioni di decessi a livello globale, 1 milione e 200mila sono avvenuti in Africa. Il dato riguarda anche i bambini, che contraggono l’infezione direttamente dai genitori.

Istruzione

Nel mondo le persone completamente analfabete sono circa 800 milioni. 100 milioni sono bambini. L’istruzione è uno dei diritti che vengono negati ai bambini in Africa, e per una varietà di motivi: scuole troppo costose o troppo lontane, insegnanti non formati né preparati.

Disuguaglianza

Le bambine in Africa cominciano a imparare presto cosa significa disuguaglianza di genere. Sono tra le prime a vedersi negato il diritto all’istruzione. E non soltanto quello, come dimostra il problema del land grabbing.

 

Quella dei bambini in Africa è una vita fatta di privazioni, diritti negati, disuguaglianza sociale. Ma è anche una condizione che può cambiare. Dare il proprio contributo per questa giusta causa è semplice. È uno dei modi per farlo è sapere come adottare un bambino a distanza. Così da aiutare non soltanto il bambino ma anche la comunità in cui vive.

 

Dati: United Nations