Andare a scuola in bici fa bene, è divertente, tiene in forma. Inoltre, aiuta a rispettare l’ambiente e rende i centri abitati molto più vivibili. E poi, c’è anche un’altra cosa. Perché avere o meno una bici a disposizione può fare la differenza tra riuscire ad andare o meno a scuola.
Come nel caso della Thailandia.
Tra analfabetismo…
Ci sono milioni di persone che vivono in Thailandia e che, letteralmente, non sanno né leggere né scrivere: in totale, stiamo parlando di circa tre milioni e 360mila persone di età superiore a 15 anni. Come capita anche in altri Paesi, la maggior parte è costituita da donne (dati: Unesco).
Le cause dell’analfabetismo sono diverse.
- Scuole troppo costose o troppo lontane;
- Scuole, a volte, del tutto inesistenti;
- Personale scolastico non adeguatamente formato;
- Genitori che non comprendono quale sia l’importanza dell’istruzione e preferiscono che i loro bambini comincino, fin da piccoli, a lavorare.
Le conseguenze possono essere riassunte con una sola parola: povertà. Perché chi non sa né leggere né scrivere non ha la possibilità di trovare un lavoro dignitoso e non sa come far valere i propri diritti.
…e sfruttamento sessuale
Secondo i dati dell’Unicef, 120 milioni di ragazze, nel 2014, sono state vittime di sfruttamento sessuale. Stiamo parlando di milioni di ragazze di età inferiore a 20 anni. I Paesi in cui questo problema è più grave sono tre: il Nepal, la Tanzania e, come sicuramente si sarà capito, la Thailandia.
E poi arrivano le bici
Le ragazzine che puoi vedere nella foto abitano a Baan Khao, in Thailandia. Sono tra le fortunate che hanno la possibilità di ricevere un’istruzione. La bicicletta le aiuta ad arrivare puntuali a scuola. E, ovviamente, contribuiscono a rendere il tragitto molto più divertente.
Com’è stato possibile realizzare tutto questo? Grazie a chi, proprio come te, ha deciso di dare il proprio contributo per aiutare i Paesi poveri.