In questa foto, puoi vedere dei bambini che, con uno zaino sulle spalle, si apprestano ad andare a scuola. Ti potrà sembrare una scena normale. In realtà, non è così. Perché questi bambini vivono in India. Uno dei Paesi con il più alto tasso di analfabetismo al mondo.
I numeri dell’analfabetismo
La popolazione totale dell’India ammonta a circa un miliardo e 300milioni di persone. Di questi, circa seicento milioni, quindi poco meno della metà, hanno massimo 24 anni di età.
Partendo da questi numeri, è possibile capire quanto sia grave il problema dell’analfabetismo in India. Un Paese dove:
- Le persone di età superiore a 15 anni che non sanno né leggere né scrivere sono circa 260 milioni. La maggior parte di loro, circa 167 milioni, è costituita da donne.
- I giovani analfabeti (età compresa tra 15 e 24 anni) ammontano a quasi 25 milioni.
(Fonte: Unesco, i dati fanno riferimento al 2015)
Perché succede questo
Le cause sono molteplici e sono comuni anche ad altri dei Paesi più poveri del mondo:
- Scuole troppo costose;
- Scuole troppo lontane;
- Scuole e insegnanti qualificati del tutto inesistenti.
Questi tre fattori sono tutti riconducibili a un altro grave problema: in India, la povertà è la realtà di tutti i giorni per una larga parte della popolazione totale. Ma non è solo questo. Molto spesso, sono gli stessi genitori a non comprendere l’importanza dell’istruzione e preferiscono che i figli, fin da piccoli, comincino a lavorare o, nel caso delle bambine, restino a casa ad aiutare e si sposino molto presto.
Le conseguenze
Chi non ha un’istruzione non può nemmeno sperare in un lavoro dignitoso, quindi è condannato a vivere in condizione di povertà. Inoltre, chi non sa né leggere né scrivere non sa nemmeno quali sono i suoi diritti fondamentali e, di conseguenza, non ha gli strumenti per rivendicarli.
La soluzione
Per ridurre il tasso di analfabetismo in India, bisogna intervenire a un duplice livello.
- Il primo è, per così dire, “fisico”: occorre costruire scuole, fornire materiale scolastico e formare insegnanti qualificati.
- Il secondo è culturale: è necessario parlare con i genitori affinché comprendano l’importanza dell’istruzione per i loro bambini.
Possiamo fare tutto questo. Con l’aiuto dell’adozione a distanza.