È, a ben vedere, solo un acronimo. Ovvero una parola formata dalle lettere iniziali di una definizione. Eppure è già sufficiente a evocare immagini agghiaccianti. Immagini di povertà, di abbandono, di emarginazione, di incomprensione. Di un destino inevitabile. Questo è l’AIDS. Ed è così che vivono le persone che ne sono affette.
Cosa significa l’acronimo
In inglese, AIDS sta per Acquired immune deficiency syndrome, da cui l’acronimo. In italiano, sta per sindrome da immunodeficienza acquisita. Tanto che in alcuni paesi (soprattutto francofoni, ispanofoni e lusofoni) è utilizzato l’acronimo SIDA. Comunque lo si chiami, la sostanza non cambia.
Cos’è l’AIDS
- È una malattia che attacca e, semplificando, distrugge il sistema immunitario di una persona, rendendola più suscettibile alle infezioni e allo sviluppo di tumori.
- L’AIDS è causato dall’HIV, un virus che aggredisce il sistema immunitario umano. Al giorno d’oggi, non esiste una cura o un vaccino per eliminare definitivamente l’HIV dal corpo.
- La trasmissione dell’HIV avviene tramite lo scambio di liquidi corporei infetti. Questo può avvenire tramite lo scambio di sangue infetto, tramite rapporti sessuali non protetti, oppure tramite il cordone ombelicale dalla madre al figlio.
I Paesi più colpiti
Si calcola che, in tutto il mondo, quasi 37 milioni di persone vivevano con l’HIV/AIDS nel 2014. La maggior parte di loro si trova nei Paesi più poveri del mondo. Non a caso, l’AIDS è considerata una delle malattie della povertà.
In assoluto, il continente più colpito è l’Africa. Dove:
- 26 milioni di persone vivono con l’HIV/AIDS (in tutto il mondo sono 35,3 milioni, come già detto)
- i decessi a causa dell’HIV/AIDS sono stati 800mila nel 2014 (in tutto il mondo sono 1,2 milioni)
- il 4,8% degli adulti di età compresa tra i 15 e i 49 anni vive con l’HIV/AIDS (la media mondiale è dello 0,8%)
Cosa si può fare
L’AIDS si può combattere in diversi modi:
- mettendo in atto campagne di prevenzione, soprattutto nelle scuole
- informando le popolazioni colpite sui pericoli derivanti dal contagio
- fornendo le cure necessarie per rallentare il decorso della malattia
- mettendo in atto campagne di sensibilizzazione contro la stigmatizzazione sociale
C’è bisogno del tuo aiuto
Ed è proprio quello che facciamo per aiutare i Paesi poveri maggiormente colpiti dall’AIDS. Ma per riuscirci abbiamo bisogno dell’adozione a distanza: il tuo contributo verrà utilizzato per migliorare le condizioni di vita dell’intera comunità dove vive il bambino o la bambina che adotterai.
Grazie a te, migliaia di persone potranno uscire da un incubo chiamato con un “semplice” acronimo di quattro lettere.
Fonte dati: World Health Organization (i dati fanno riferimento al 2012)