09 Febbraio 2015

pozzi d’acqua in Africa

Avere accesso all’acqua potabile significa garantire il diritto alla salute. Un diritto spesso negato alle popolazioni delle aree più povere dell’Africa.

 

Un obiettivo raggiunto

Gli Obiettivi del Millennio sono un percorso tra luci e ombre. Tranne per quanto riguarda l’accesso all’acqua potabile: l’obiettivo di garantire l’accesso all’acqua potabile alla metà della popolazione mondiale è stato raggiunto già nel 2010. In particolare:

  • Nell’Africa subsahariana, la percentuale di persone che hanno accesso all’acqua potabile è del 64%;
  • Nell’Africa settentrionale, la percentuale è del 92%.

 

L’Africa subsahariana

Una delle zone più povere non solo dell’Africa ma del mondo intero. Un’area però che ha fatto un enorme balzo in avanti per quanto riguarda l’accesso all’acqua potabile. All’inizio la copertura era stata molto bassa. Ma poi, tra il 1990 e il 2012, c’è stato un incremento del 16%. E questo nonostante il vertiginoso tasso di crescita dalla popolazione.

 

Ancora tanto da fare

I numeri sono sicuramente positivi. Ma questo non significa che il problema sia risolto, anzi. Persistono ancora molte criticità da affrontare:

  • Nonostante il positivo incremento, circa un terzo della popolazione dell’Africa subsahariana non ha ancora accesso all’acqua potabile;
  • Non avere accesso all’acqua potabile significa aumentare il rischio di andare incontro a malattie come Ebola e malaria;
  • Per procurarsi acqua potabile spesso bisogna affrontare un cammino anche di 4-5 ore al giorno;
  • Solitamente questo compito è svolto da donne e bambine, con tutti i rischi che si possono incontrare lungo il tragitto;
  • 4-5 ore di cammino al giorno si traducono in ritardo a scuola e sono molti i casi in cui le bambine smettono completamente di andarci.

 

Pozzi d’acqua

Per garantire l’accesso all’acqua potabile a tutte le popolazioni dell’Africa ci sono diverse soluzioni. Una di queste è costruire pozzi d’acqua, in modo che le singole comunità possano procurarsi più facilmente l’acqua potabile necessaria.

Un progetto che può essere realizzato anche grazie all’adozione a distanza: il tuo contributo verrà utilizzato per migliorare le condizioni di vita dell’intera comunità dove vive il bambino o la bambina adottata.

 

Dati: United Nations