05 Febbraio 2015

Accesso all’acqua potabile: Asia

La salute passa anche per l’accesso all’acqua potabile. Averla a disposizione significa garantire i più basilari livelli di igiene. E in Asia quello all’acqua potabile è un diritto non ancora riconosciuto a tutta la popolazione.

 

L’obiettivo

È l’unico degli Obiettivi di sviluppo del Millennio a essere stato raggiunto cinque anni prima della sua scadenza: già nel 2010 si era dimezzata la percentuale di popolazione mondiale che non aveva accesso all’acqua potabile. Percentuale passata dal 76% del 1990 all’89% del 2012.

 

La situazione generale:

  • Dal 1990 al 2012, 2,3 miliardi di persone in più hanno avuto accesso a una fonte di acqua potabile;
  • Dal 1990 al 2012, 1,6 miliardi di persone nel mondo hanno avuto accesso all’acqua corrente in loco (il più alto livello di servizi).

 

La situazione dell’Asia

L’Asia orientale, l’Asia meridionale e il Sud-est asiatico hanno registrato il maggiore incremento per quanto riguarda la percentuale di persone in più che hanno avuto accesso all’acqua potabile: rispettivamente, del 24, del 19 e del 19 percento.

Nonostante questo in Asia orientale, meridionale, centrale e nel Sud-est asiatico circa il 10% della popolazione non ha ancora accesso a fonti di acqua potabile. E questo si traduce in numerosi problemi, soprattutto legati alla salute.

 

L’acqua potabile è in diritto di tutti

A tutte le popolazioni dell’Asia (e del mondo) va riconosciuto il diritto all’acqua potabile. Questo significa portarla dove non c’è, alle comunità che non possono beneficiare di tale diritto. E grazie all’adozione a distanza anche tu puoi dare il tuo contributo per questa giusta causa.

 

Dati: United Nations