Bizunesh poteva essere uno dei tanti bambini che non vanno a scuola nel mondo. E senza un’adeguata istruzione il suo futuro sarebbe stato segnato dalla povertà e dallo sfruttamento. Ma grazie all’adozione a distanza ha avuto una possibilità: questa è la sua storia.
Bizunesh ha 16 anni. Vive a Wartu-Sefera, in Africa. In famiglia, in tutto, sono in otto, tre maschi e cinque femmine compresi i due genitori. E, dal momento che è una donna, su di lei ricadono la maggior parte dei compiti e delle responsabilità: cucinare, aiutare nei campi, andare a prendere l’acqua. Questa è la condizione femminile a Wartu-Sefera.
Per prendere l’acqua Bizunesh era costretta ogni giorno a fare dei lunghi cammini, di diverse ore, con tutti i pericoli e gli inconvenienti che si possono incontrare lungo il tragitto. Come conseguenza ogni giorno arrivava tardi alle lezioni a scuola. L’alternativa era quella di procurarsi acqua da fonti non sicure.
E per un periodo Bizunesh e la sua famiglia lo hanno anche fatto: utilizzavano l’acqua di fonti non sicure per bere e per abbeverare gli animali, e si ammalavano. Poi, durante la stagione secca, le poche pozze d’acqua disponibili si seccavano, e lei doveva camminare ancora di più.
Nei Paesi occidentali è qualcosa di impensabile ma per queste ragioni spesso bambine e ragazze delle aree più povere dell’Africa smettono completamente di andare a scuola. Probabilmente questo sarebbe capitato anche a Bizunesh, se non fosse stato per l’aiuto di ActionAid.
Adesso Bizunesh ha un pozzo d’acqua vicino casa. Così ha più tempo da dedicare alla sua famiglia e soprattutto all’istruzione. Una storia a lieto fine resa possibile unicamente grazie al contributo dell’adozione a distanza.